ISCRIZIONI a.s 20/21.
SCUOLE SECONDARIE DI 2°GRADO: IL 56,4% SCEGLIE IL LICEO
Sono stati pubblicati dal MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) i primi dati relativi alle iscrizioni online alle scuole Secondarie di 2° grado, le scuole superiori per intenderci.
Ebbene, continua a crescere il numero di iscritti ai Licei …
LICEI: 56,4%
ISTITUTI TECNICI: 30,8%
ISTITUTI PROFESSIONALI: 12,8%

Le famiglie italiane proseguono nel trend degli ultimi anni.
In una società dove diventa sempre più urgente la richiesta di manodopera specializzata da parte delle nostre PMI fa riflettere il calo delle iscrizioni agli Istituti Professionali e agli Istituti Tecnici.
È come se nostro figlio ci dicesse ” Mamma, papà ho sete!“ e noi gli rispondessimo ” Ok, butta la pasta”.
C’è un lavoro serio di orientamento e restituzione di senso e dignità alla formazione professionale e professionalizzante.
Stiamo crescendo una società macrocefala e focomelica: i lavori di concetto (la testa) sono percepiti come l’unica via verso la piena realizzazione mentre i mestieri manuali (mani e piedi) non riescono più a svilupparsi e vanno verso una preoccupante atrofìa.
Tra 5 anni avremo il 56,4% dei nostri diciannovenni impossibilitati ad entrare nel mondo del lavoro per mancanza di “skills”.
Se tra questi qualcuno si iscriverà agli ITS, potremo sperare di vederli occupati tra 7 anni.
Se sceglieranno l’università, tra 8 o 10 se va bene.
Nel frattempo il numero di anziani aumenterà.
Anziani pensionati a cui l’INPS dovrà versare mensilmente del denaro.
Denaro che attingerà dai versamenti dei lavoratori, che inizieranno a versare i contributi quando avranno un lavoro.
La vita media si allunga, l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro si sposta sempre più in là….il castello che abbiamo costruito ha le fondamenta ormai erose.
Il puzzle è complesso, le tessere sono tante, ma l’immagine che va componendosi non sembra così bella da osservare. O decidiamo di fare qualcosa o c’è il rischio serio che il “giocattolo” si rompa e toccherà ai nostri figli costruirne uno nuovo, sarà dura per loro.
Ci chiederanno aiuto con uno stato d’animo tra il fiducioso (per riconoscenza genetica) e l’incazzato (per senso critico acquisito). E non potremo tirarci indietro rispondendo “Sono vecchio e stanco , il mio l’ho fatto, ora tocca a te”.