Mentre le aziende ricercano figure che non riescono a trovare, le università sfornano competenze poco spendibili e i ragazzi non sanno cosa fare, viviamo un paradosso che farebbe sorridere se non avessimo gli occhi impiegati per piangere.
In questo enorme mismatch tra la domanda e l’offerta abbiamo gli ITS.
Opportunità immense che:
- hanno un occupabilità del 90% (tradotto 9 studenti su 10 che escono dalla scuola trovano subito un lavoro)
- danno un grado di istruzione di 5°livello (istruzione tecnica superiore nel quadro formativo EQF) riconosciuto e spendibile in tutta Europa
- rispondono esattamente alle richieste di competenze del mercato
La situazione è davvero paradossale.
Abbiamo giovani (e adulti) disoccupati e aziende con posti vacanti che non riescono a riempire.
Ripetete con me.
Abbiamo giovani (e adulti) disoccupati e aziende con posti vacanti che non riescono a riempire.
Da qui l’impegno della nostra associazione di attuare iniziative che possano iniziare davvero a rispondere a questo grido di dolore socioeconomico.
Elenco qui sotto quelle che a mio parere sono azioni che , partendo dal breve fino ad arrivare al lungo termine, possiamo mettere in atto per iniziare a “fare qualcosa”.
INFORMAZIONE
La prima grande assente è l’informazione capillare alle famiglie sull’offerta formativa degli ITS e sull’occupabilità al termine del corso di studi.
Informazione che deve arrivare alle famiglie in maniera “asettica”, senza cioè la percezione che la presentazione sia uno spot di questo o quell’ITS. Da qui l’utilità di avere un soggetto terzo indipendente che veicoli le informazioni alle informazioni e sia di supporto alle famiglie per i primi contatti.
Il ragazzo e la sua famiglia devono sentire di essere accompagnati alla scelta migliore per loro e non la migliore per l’ITS in questione.
L’informazione deve passare giocoforza da una narrazione fondata su dati e sulle statistiche. Non possiamo più permetterci di raccontarci storie basate su percezioni personalistiche.
ORIENTAMENTO
Il grande assente al momento.
Le attività di orientamento attuali si basano si inviti a open day promossi dai vari istituti scolastici.
La scuola “passa” le informazioni sulle date degli open day e in questo modo si “autoassolve” convincendosi di aver fatto attività di orientamento.
La famiglia e il ragazzo nella migliore delle ipotesi si trovano così ad organizzare pellegrinaggi dal percorso “isterico” nella speranza di sentire la “campana giusta”.
L’attività di orientamento si deve collocare ancora prima, in modo che il “viaggio” per scegliere la scuola giusta segua un percorso già organizzato e riducendo il rischio di partecipare, ad esempio, a open day inutili in scuole che non rispondono alle attitudini dello studente.
EDUCAZIONE ALLA DIGNITÀ DELLE PROFESSIONI
È un’attività che si colloca sul lungo periodo e ad un livello più profondo poiché richiede un cambio di paradigma culturale.
Oggi, pur essendo ben pagate e in un clima socioeconomico che vede molte professioni intellettuali sottopagate, qualsiasi attività che sappia di “manuale o professionale” viene vissuta dalle famiglie come attività di serie B o addirittura deputata a soggetti disagiati o poco dotati intellettualmente.
La figura dell’operaio come “minus habens”, come ripiego, come sconfitta sociale di una famiglia che non ha un figlio “studiato” è viva potente nell’immaginario collettivo.
Diventa urgente scardinare l’equazione
liceo+università= affermazione sociale e riconoscimento di ruolo
istituto professionale/ITS IFTS= lavoro da derecerebrati o casi sociali
NOMI COSE ANIMALI: LINGUAGGIO COMUNE
In ultima istanza è da rilevare come la scelta del nome degli ITS si sia rivelata portatrice di ulteriore confusione e disorientamento da parte delle famiglie.
La costruzione di un linguaggio comune e chiaro contribuirebbe a rendere migliore tutti i processi coinvolti.

In conclusione. Sappiamo che è solo un inizio, una possibilità di riflessione. È un passo che eticamente e civicamente ci sentiamo di dover fare, è un atto d’amore verso il bene comune.
HOMO HUBILIS C’È. CONTATTATECI PER ORGANIZZARE EVENTI INFORMATIVI SU QUESTE TEMATICHE (info@homohubilis.it)